ASSERZIONI RESPINTE. I diplomatici australiani hanno respinto le asserzioni di Assange secondo cui le indagini sono una rappresaglia motivata politicamente per la pubblicazione di un gran numero di documenti militari e diplomatici americani.
Hanno sottolineato invece la posizione dei procuratori Usa secondo i quali la presunta talpa Bradley Manning aveva trattato direttamente con Assange e aveva estratto i dati dalle banche dati segrete Usa sotto la guida di Wikileaks.
I diplomatici hanno riferito fra l’altro sugli sforzi del Dipartimento di Giustizia di «gettare la rete oltre Assange, alla ricerca di possibili intermediari nelle comunicazioni fra Assange e Manning».
NEL MIRINO ANCHE PER ACCUSE SESSUALI. Assange dovrebbe apprendere mercoledì 30 la decisione della Corte Suprema britannica sul suo appello contro l’estradizione in Svezia per essere interrogato su accuse di reati sessuali. Assange, che non è imputato di alcun reato, teme che l’estradizione a Stoccolma faciliti la sua successiva estradizione negli Stati Uniti.
Fonte Lettera43