In sostanza il disturbo dell’adattamento (DA) può trovare concausa nel suo svilupparsi con la tipologia di lavoro svolto. Un disturbo valutato nella scientificità di studi e cure dedicati alla depressione in quanto il “DA” può anche evolvere in forme gravi appunto depressionarie. Un disturbo di origine psicologia, dovuta a stress, traumi di origine diversa. O da uno stress come quello del particolare servizio svolto dal carabiniere.
Lo ha stabilito il Tar della Liguria accogliendo in parte il ricorso di un carabiniere che aveva visto bocciata dall’Arma la richiesta di equo indennizzo per le patologie denunciate e ritenute collegate al servizio specificatamente svolto.
Al centro del caso la vicenda di un militare, M. R., assistito da Andrea Bava, che nel febbraio di due anni fa aveva visto bocciata dalla commissione dell’Arma la richiesta di equo indennizzo «per una grave forma di obesità, dislipidemia e disturbo dell’adattamento».
Ai giudici del Tar il carabinieri chiedeva la revisione di quelle decisioni. M. R. presta servizio tra i carabinieri dal 1978 e ha iniziato ad avere problemi di salute negli ultimi anni. Nel 2009 il primo ricorso alla Previdenza dell’Arma, con esito negativo. Nel ricorso al Tar l’avvocato Bava aveva evidenziato i nessi di concausa oltre a varie violazioni e nullità procedurali. La cartella medica prodotta da M. R., evidenziava un «nesso eziologico, seppure non esclusivo, ma di concausa, fra patologie accusate e servizio» prestato nei carabinieri.
Fonte Ilsecoloxix