E una fonte dell’export di armi russo ha dichiarato che “nè armi nè sistemi o componenti di equipaggiamento militare erano o avrebbero potuto essere su quell’aereo”, mentre il presidente russo Vladimir Putin ha cancellato la sua visita di metà ottobre in Turchia.
Ieri il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu, ha dichiarato che l’intercettamento del volo civile è stato deciso perchè c’erano informazioni fondate secondo le quali l’aereo trasportava un carico di armi in violazione delle norme internazionali. Il ministro ha spiegato che a bordo sono stati trovati elementi “degni di biasimo”. Secondo la stampa turca vi sarebbero stati 12 grandi pacchi contenenti materiale utilizzabile per comunicazioni militari.
Intanto stamani è stato ufficializzato dal portavoce del Cremlino il rinvio “a data da destinarsi” della visita del presidente russo Vladimir Putin ad Ankara, prevista per il prossimo 14 ottobre. La notizia era circolata in via non ufficiale già ieri. Se secondo la stama turca il rinvio è dovuto a “motivi burocratici”, il quotidiano russo Vedomosti cita una fonte del Cremlino secondo la quale nella vicenda turco-siriana “sarebbe sbagliato dire che la Russia sostiene una parte. La presenza del presidente sul territorio di una delle due parti in conflitto potrebbe essere male interpretata da entrambi”.
Fonte TMNews