Serpico sarà fondamentale per verificare il nostro “redditometro”, chiamato tecnicamente accertamento sintetico di tipo induttivo, ossia lo strumento utilizzato dal fisco per determinare il reddito presunto di un contribuente sulla base delle spese da lui effettuate.
Per compiere tale stima il fisco tiene conto di alcune voci di spesa divise in diverse categorie:
– casa ( abitazione principale e secondaria)
– spese per l’abitazione (ristrutturazione, elettrodomestici..)
– spese per i mezzi di trasporto ( automobili, minicar, moto, imbarcazioni..)
– spese per i contributi previdenziali ( contributi obbligatori, contributi volontari..)
– spese per le assicurazione (RC auto, assicurazione sulla vita…)
– spese per l’istruzione (asilo, scuola primaria e secondaria, istruzione universitaria..)
– spese per le attività sportive e ricreative
– spese per la cura della persona (alberghi, centri benessere)
– spese per gli investimenti mobiliari e immobiliari
– altre spese significative (spese veterinarie, donazioni, gioielli, oggetti d’arte…)
Se il reddito determinato dal fisco risultasse del 20% superiore a quello da voi dichiarato Serpico si metterà in funzione e l’agenzia delle Entrate emetterà un avviso di accertamento contenente l’indicazione di pagare le somme indicate nel documento o, in alternativa, pagare immediatamente una quota pari al 50% se si vuol ricorrere alla Commissione tributaria, presentando ricorso entro un termine di 30 giorni.
Per chi non vuole trovarsi impreparato, è possibile anticipare le mosse del Fisco con un auto-controllo. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è i disponibile il Redditest, che consente a ciascun contribuente di inserire i vari dati sulle spese e verificare se il reddito dichiarato è coerente con le spese affrontate.
La regola base è quella di conservare per almeno quattro anni scontrini e ricevute fiscali di tutte le spese (secondo il fisco) “importanti” sostenute.
Inutile quindi vivere di pane e cipolle per sostenere il costo di una vacanza studio ai vostri figli, rinunciare a una gita fuori porta per andare in palestra e tenervi in forma o, peggio ancora, ridurre le uscite per pagarvi l’abbonamento alla pay tv. Secondo Serpico potreste essere considerati dei “benestanti”.
Tutto si potrà spiegare, certo. Ma lo si dovrà anche dimostrare. Intanto, tra un paio di mesi, si comincia dai redditi 2009, dichiarati nel 2010. Saranno i primi a passare sotto la lente del cervellone Serpico & Co.
Fonte Voceditalia