METODI DI ELUSIONE DELLA SORVEGLIANZA AUDIO E VIDEO

MONITORAGGIO AUDIOVISIVO

Non è indispensabile che a spiare sia un soggetto in grado di effettuare tale lettura: è sufficiente riprendere a distanza e far leggere con comodo, ovvero trasmettere a distanza quanto ripreso anche sotto forma di file “streming video”. Esistono strumenti (detti dispositivi “anticecchino”) che lanciano a 360 gradi fasci laser destinati alla ricerca di obiettivi, cannocchiali e binocoli mediante riflessione, ma sono estremamente costosi e ingannabili dalla presenza di un comune parabrezza leggermente oscurato o da particolari condizioni di luminosità. Muoversi passeggiando e cambiando spesso traiettoria mentre si discute a bassa voce di questioni riservate, può essere una forma di difesa di gran lunga migliore delle soluzioni elettroniche.

1) Evitare appuntamenti “riservati” in parchi o luoghi all’aperto (sulla “classica” panchina). Esistono sistemi di captazione direzionale dei segnali vocali in grado di rilevare una conversazione effettuata a voce media anche a 100 metri di distanza, consentendone la contestuale registrazione. Per di più tali sistemi sono ormai, sia per costo che difficoltà di utilizzo, alla portata di chiunque.

2) Prediligere la conversazione in movimento costante cambiando spesso traiettoria, a voce moderata in strade affollate e trafficate .

3) Pur con il massimo rispetto per le singole inclinazioni e le singole abitudini, ci sentiamo di sconsigliare nella maniera più assoluta di andare a casa “di lui” o “di lei” al primo incontro occasionale. Sono frequenti i casi di SPYCAM o microcamere nascoste, con conseguente produzione di materiale erotico “home made” o pubblicazione in diretta su Internet per milioni di appassionati di voyeurismo, che pagano profumatamente per queste particolarità.

4) Evitare infine l’auto, l’ufficio o il telefono domestico per incontri o conversazioni riservate. Sono mezzi, ambienti e situazioni fin troppo facilmente controllabili con semplici microapparecchi video/audio ambientali o telefonici (anche a portata illimitata via rete GSM); le auto in particolare si localizzano e si controllano con sistemi GPS/GSM o più semplici radiolocalizzatori. Rimuovere prudenzialmente la pila del cellulare GSM quando non lo si utilizza. Esistono sistemi per trasformare a distanza un GSM in un microfono anche quando spento. Verificare periodicamente l’originalità della batteria del cellulare e prestare attenzione in caso di riparazioni.

ALTRE TECNICHE DI INTERCETTAZIONI

1) Evitare tassativamente l’uso del telefono domestico
per trattare argomenti riservati (potrebbe essere anche questo sotto controllo dello spione di turno, o comunque nel raggio di captazione acustica di un apparecchio ambientale); se assolutamente indispensabile è opportuno telefonare da una cabina, ma mai la stessa e preferibilmente a qualche KM. da casa.
La migliore sicurezza in questi casi si ottiene bandendo categoricamente ogni supporto tecnologico, lasciando a casa (e spento!) il GSM e comunicando a voce in ambienti pubblici affollati o camminando lungo una strada cittadina, comunque sempre lontano dagli ambienti abituali (casa – ufficio – autovettura).
Può essere di aiuto inviare comunicazioni utilizzando la carta e la posta tradizionale, e soprattutto evitando di affidare questioni riservate a Internet, telefoni fissi, cellulari e supporti tecnologici in genere
.

2) Quando si ritiene di essere spiati è opportuno evitare la propria autovettura per effettuare telefonate, conversazioni o spostamenti riservati. Sono passibili di controllo, non solo acustico (ambientale) ma anche tramite strumenti di radioavviso e radiolocalizzazione sia terrestri che GPS.

3) Prestare assoluta attenzione agli oggetti personali. Un microtrasmettitore puo’ essere facilmente nascosto in una borsetta, in un necessaire da viaggio, nel manico di un ombrello, nella pila di un cellulare, addirittura dentro un personal computer portatile (laptop o notebook), una calcolatrice o una penna biro

4) Ottima abitudine generale quella di diminuire il tono medio della voce (ad esempio gli italiani notoriamente al telefono urlano!). Occorre veramente poco per ascoltare (e molto bene) attraverso i muri. In molti casi basta appoggiare un orecchio al muro (provare per credere!) ma anche gli apparecchi concepiti allo scopo sono efficienti ed economici.

5) Mai tenere l’apparecchio telefonico vicino alla porta d’ingresso (soprattutto nei condomìni). Questa è una singolare consuetudine del nostro stile abitativo. In molti paesi stranieri il telefono si mette ovunque tranne che negli ingressi delle abitazioni. Nulla di più facile che diffondere i nostri piccoli problemi quotidiani “dal primo al quinto piano” con tanto di resa acustica spesso eccellente e notevole comodità nell’ascolto.

6) Tenere tirate le tende delle finestre, sia di giorno che di sera. Esistono sistemi audiovisivi di ripresa di comune utilizzo e facilissima reperibilità in grado di assicurare potenze di avvicinamento (zooming) impensabili solo qualche anno fa (vedi oltre, sistemi audiovisivi). Un monoculare 100X si acquista dall’ottico sotto casa, e oltre a consentire la visione dei crateri della luna, consente anche di vedere distintamente una moneta a 300 metri di distanza!

7) A casa prendere la buona abitudine di parlare di questioni riservate con voce contenuta in una stanza di piccole dimensioni preferibilmente priva di finestre, e/o alzando leggermente il volume di un televisore o di una radio: può essere un banale escamotage per rendere molto difficoltoso anche il lavoro di una sofisticata cimice, oltrechè dei classici e sempreverdi sistemi stetoscopici per ascoltare attraverso le pareti. Occorre ricordarsi che le mura delle abitazioni (soprattutto condominiali) possono trasformarsi in vere e proprie membrane acustiche, ma che la presenza di suoni “estranei” alla conversazione (ad esempio il classico telegiornale) è un facile e sicuro scudo per la privacy.

8 ) Si dovrebbe sempre provvedere a distruggere adeguatamente la spazzatura, preferendo lo strappo sistematico dei documenti invece dell’accartocciamento, ed eliminando con efficacia tutti gli scontrini, le ricevute, i post-it degli appunti (soprattutto quelli presi durante le telefonate) e il materiale personale in genere di cui abbiamo deciso di disfarci. Qualcuno si divertirà nel leggere queste righe, ma quel qualcuno probabilmente non immagina quanto sia facile dedicarsi a queste apparentemente stupide attività, e quante informazioni personali chiunque può facilmente reperire in questi modi, senza peraltro violare neppure la legge.

9) I telefoni fissi e i cellulari sono un vero e proprio colabrodo in quanto a riservatezza. E’ dimostrato che, sia la telefonia fissa che quella mobile, rappresentano una sorta di localizzatore costantemente attivo. Utilizzare le comunicazioni telefoniche significa trasmettere una grossa quantità di dati sulle nostre abitudini, sui nostri spostamenti, ecc. Non da meno sono le cabine pubbliche, le carte telefoniche, ecc. Tutti i sistemi telefonici registrano sempre dati, numeri seriali, spostamenti, numeri chiamati e numeri chiamanti, zona di chiamata, orari, durata delle chiamate, ecc. Anche le carte prepagate e le tessere telefoniche contengono dei numeri seriali che vengono regolarmente rilasciati nel network e gestiti dai database centrali. I network di telefonia fissa e mobile registrano praticamente tutto e conservano tali dati (tabulati) per lassi di tempo a tutt’oggi mai chiariti, ma presumibilmente fin anche decennali. Le comunicazioni telefoniche sono intercettabili in vari modi anche senza il contributo dell’operatore.

Ricordate: tutto quanto attiene la telefonia fissa e mobile è intercettabile e localizzabile!

INTERCETTAZIONI AMBIENTALI

Non sempre una microspia usa le onde radio per trattare argomenti riservati (potrebbe essere anche questo sotto controllo dello spione di turno, o comunque nel raggio di captazione acustica di un apparecchio ambientale). Se assolutamente indispensabile, è opportuno telefonare da una cabina, mai la stessa preferibilmente e a qualche KM. da casa.

La migliore sicurezza in questi casi si ottiene bandendo categoricamente ogni supporto tecnologico, lasciando a casa (e spento!) il GSM e comunicando a voce in ambienti pubblici affollati o camminando lungo una strada cittadina, comunque sempre lontano dagli ambienti abituali (casa – ufficio – autovettura).

Può essere di aiuto inviare comunicazioni utilizzando la carta e la posta tradizionale, e soprattutto evitando di affidare questioni riservate a Internet, telefoni fissi, cellulari e supporti tecnologici in genere.

Da non sottovalutare inoltre l’invasività degli “stetoscopi elettronici” e degli “aghi elettronici”, strumenti basati su una tecnica antica e in grado di ascoltare attraverso muri spessi oltre un metro. Nessun sistema di bonifica elettronica può individuare la presenza di uno strumento del genere se correttamente utilizzato.

Prestare attenzione a deboli ronzii provenienti dalle scatole di derivazione elettriche, dagli interruttori elettrici, dalle abatjour, ecc. Di norma tutti questi apparecchi non devono mai emettere alcun rumore, neppure debolissimo. Potrebbe trattarsi di guasti di qualche componente non visibile, ma anche di alimentatori utilizzati per alimentare illimitatamente un trasmettitore ambientale.

Sono stati segnalati casi di apparente furto in abitazioni, dove poi in realtà è stato asportato poco o nulla. I furti nelle abitazioni sono ormai una triste consuetudine che è quasi entrata nelle nostre abitudini, ma alcuni possono potenzialmente servire a “mascherare” la collocazione di microapparecchi ambientali o telefonici. In questi casi gli interessi in gioco iniziano ad essere elevati, e si può ragionevolmente escludere la mano della pubblica sicurezza che non segue questo modus operandi. Ma proprio questi casi vanno esaminati con maggiore cautela e attenzione. Vale la pena di verificare anche questo aspetto, dopo avere subito un furto apparentemente un po’ “strano”.

Non dobbiamo infine avere timori o preclusioni a prendere atto anche di semplici sensazioni che provengono dal nostro “sesto senso”, strane coincidenze, congetture, incontri “casuali” sotto casa, un’amico che sa sempre tutto, un conoscente che si lascia sfuggire qualcosa che ci chiediamo poi in un secondo momento come faccia a sapere, ecc. In questo caso il buon senso ci può condurre a prendere atto di sospetti che vanno però gestiti con prudenza e con razionalità.

RETE TELEFONICA FISSA

1) Non sottovalutare mai un improvviso abbassamento di volume o un leggero sibilo durante una conversazione al telefono. In certi casi ci si sente dire dall’interlocutore: “non ti sento bene, hai il telefono rotto?”. Se il problema persiste, non limitarsi a cambiare l’apparecchio; provare ad aprir l’apparecchio e la relativa spina (basta svitare 4 viti)
La migliore sicurezza in questi casi si ottiene bandendo categoricamente ogni supporto tecnologico, lasciando a casa (e spento!) il GSM e comunicando a voce in ambienti pubblici affollati o camminando lungo una strada cittadina, comunque sempre lontano dagli ambienti abituali (casa – ufficio – autovettura).
Fate qusto per verificare che non vi siano sistemi aggiuntivi visibilmente estranei. Se non vi fidate delle vostre conoscenze, ma avete sospetti fondati, portate l’apparecchio comprensivo di spina presso

Per ulteriore precauzione e tranquillità incaricare una società specializzata di svolgere un’accurata operazione di bonifica ambientale e telefonica, soprattutto se ritenete di essere un soggetto a rischio e dovete difendere interessi lavorativi, morali, personali o patrimoniali consistenti.

2) Se volete essere certi che sia l’apparecchio ad essere difettoso, non trascurate di effettuare un ulteriore test collegandolo ad un’altra linea presso un conoscente fidato o un parente, e testatelo con attenzione.
Talvolta gli apparecchi per il monitoraggio telefonico non si nascondono nei telefoni o nelle spine ma lungo la linea, addirittura fuori dall’abitazione in certe circostanze limite.
Se l’apparecchio telefonico nuovo presenta caratteristiche elettroniche leggermente differenti, o migliori performances generali in termini di sensibilità microfonica e/o resa acustica, può attenuare semplicemente così gli “effetti collaterali” di un trasmettitore telefonico resistivo seriale, e non ci pensiamo più, consentendo al microapparecchio di continuare a svolgere regolarmente il suo lavoro in maniera illimitata.

3) Durante la conversazione da apparecchio fisso prestare attenzione a deboli fruscii, rumori estranei all’ambito vocale, brevi scatti, ecc. soprattutto se provenienti da linee recenti (quelle che consentono di comporre un numero anche con i toni audio detti DTMF). Di norma le linee analogiche recenti non presentano disturbi significativi.

4) Privilegiare le linee ISDN e ADSL. Sono anch’esse intercettabili, ma con qualche difficoltà tecnica in più, soprattutto se ciò non avviene tramite la centrale Telecom.

5) Se volete migliorare la privacy delle vostre telefonate (senza tuttavia risolvere il problema di un trasmettitore collocato nell’ambiente dove si trova il telefono) potete farvi installare un apparecchio chiamato “scrambler”. In pratica lo scrambler altera la voce agendo sulla base di un algoritmo di criptazione vocale. E’ una soluzione che garantisce un elevato livello di sicurezza, ma il problema legato a questi sistemi è che anche l’altro interlocutore, all’altro capo del filo, deve avere un identico apparecchio con lo stesso codice di criptazione preimpostato. Altrimenti ascolterà solo suoni indecifrabili. Quindi si prestano ad un numero limitato di circostanze e per questo motivo sono poco usati.

6) Prendete la buona abitudine di non rilasciare il “callerID” (identificativo chiamante) quando telefonate. E’ sufficiente digitare *67# prima di comporre il numero. Anche un numero telefonico, in certi casi, dovrebbe essere trattato come un effetto personale.

7) Richiedete alla Seat (elenchi telefonici, gruppo Telecom) la cancellazione del proprio nominativo dall’elenco abbonati. E’ un piccolo espediente generico che quasi sempre presenta, nel tempo, più vantaggi che svantaggi, sebbene a nulla valga nel caso di intercettazioni su linea.
Quasi mai tale cancellazione avviene davvero (non sappiamo perchè, ma sappiamo invece che esiste un monopolio, e forse la risposta è tutta in questa considerazione). In tal caso insistere con raccomandate RR. Provare anche a cambiare numero telefonico se, come spesso avviene, l’operatore non provvede in merito.

INTERCETTAZIONI CELLULARI

La telefonata da cellulare GSM ad altro cellulare GSM è a tutt’oggi il li mezzo relativamentepiù sicuro per comunicare, anche se bisogna sempre ricordare che l’operatore (TIM, OMNITEL, WIND, TRE…) può tecnicamente consentire l’ascolto e la registrazione di cosa diciamo, verificare chi chiamiamo e da chi siamo chiamati, e sapere dove siamo e dove si trova l’utente chiamato…
L’errore è di poche decine di metri, ovunque. Tutto ciò vale anche per le SIM ricaricabili.
Molte attività parallele si sono sviluppate per aggirare l’ostacolo della criptazione delle trasmissioni radio dei cellulari. Si arriva addirittura all’ascolto “a cellulare spento”.
Quindi un numero GSM è intercettabile anche localmente (senza la collaborazione dell’operatore) ma fortunatamente si tratta ancora di tecniche complesse e costose, assolutamente non alla portata di tutti.

DIFENDERE LA PRIVACY DELLE COMUNICAZIONI CELLULARI (CONSIGLI DI BASE ):

1) Evitate di comunicare gli estremi numerici della vostra carta SIM o il codice IMEI del vostro cellulare, anche a persone conosciute e fidate. Nessun operatore di telefonia cellulare ha mai chiesto, ne chiederà mai questi dati.

2) Non prestate il cellulare; trattatelo come un effetto personale.

3) Non utilizzate mai cellulari aziendali per le vostre comunicazioni riservate.

4) Utilizzate sempre un codice d’accesso per la vostra carta SIM (PIN code – Personal Identification Number), avendo cura di spegnere sempre l’apparecchio se incustodito. Variare periodicamente tutti i codici modificabili.

5) Se possibile utilizzate anche un codice cosiddetto “hardware” cioè che blocca il funzionamento dell’intero apparecchio e non solo della SIM card. I codici segreti delle SIM CARD sono facilmente violabili o resettabili con apparecchiature da poche migliaia di lire e un personal computer.

6) Cancellate periodicamente dalla memoria del cellulare le ultime chiamate ricevute o effettuate. Spesso non si sa (o ci si dimentica) che ogni cellulare registra numero chiamato e chiamante, durata e orario di tutte le ultime conversazioni. Ciò avviene in una piccola partizione della memoria, e questi dati sono poi facilmente visualizzabili in pochi secondi. Non serve spegnere e riaccendere il telefono, come qualcuno consiglia anche su Internet. Le memorie SIM e hardware preposte a queste funzioni non sono di tipo volatile.

7) Non date credito a presunti tecnici che vi telefonano “dalla centrale” chiedendo di digitare un codice, soprattutto se inizia con un asterisco o un cancelletto, o di leggere un numero posizionato sul retro dell’apparecchio, visibile nell’etichetta apposta sulla confezione originaria dell’apparecchio o nel libretto di istruzioni dello stesso (IMEI).

8 ) Acquistate e installate sempre personalmente la batteria di ricambio del cellulare (alcune microspie si nascondono nelle batterie dei cellulari e vengono alimentate dalle batterie stesse). Contrassegnate discretamente la batteria del cellulare con un piccolo segno convenzionale, e verificate periodicamente che sia sempre la stessa.

9) Evitate per quanto possibile di lasciare incustodito l’apparecchio.

10) E’ una buona abitudine anteporre #31#(prefisso numero) a tutte le chiamate riservate o le chiamate dirette verso soggetti poco conosciuti. Si eviterà di lasciare tracce su altri terminali GSM.

11) NON USATE CELLULARI DI VECCHIO TIPO (ETACS) o telefoni cordless domestici (anche se omologati) per parlare di questioni riservate. Questi apparecchi si intercettano facilmente con comuni scanner.

12) Privilegiate sempre comunicazioni che partono da un GSM e dirette ad un altro GSM, parlando FUORI CASA e FUORI DALLA VOSTRA AUTO, mentre camminate per strada ad esempio o in un locale pubblico che non frequentate abitualmente.

13) Privilegiate l’utilizzo di SIM card ricaricabili e ricaricate il cellulare con schede prepagate acquistabili in tabaccheria senza formalità (quelle con il codice da digitare).

14) Non inviate SMS. Tutti i messaggi SMS riportano il numero (callerID) di chi li ha inviati, anche se viene disabilitato l’invio, e vengono memorizzati automaticamente nell’apposita partizione di memoria non volatile della SIM card del telefono ricevente per un tempo teoricamente illimitato.

15) Prendete in considerazione l’ipotesi di utilizzare una seconda SIM card per determinate questioni “riservate”, custodendola con cura lontano dal cellulare quando non viene utilizzata.

Non sono soluzioni di assoluta efficacia, soprattutto se il monitoraggio dovesse avvenire con il supporto dell’operatore di telefonia mobile, ma aiutano a preservare la privacy principalmente nei confronti delle persone che orbitano attorno alla propria sfera.

In generale chi è vittima (o ritiene di esserlo) di violazione della Privacy, ottiene la maggiore riservatezza delle comunicazioni vocali o telefoniche fuori dalle proprie mura domestiche, fuori dal posto di lavoro e dalla propria auto, in luoghi sempre diversi e preferibilmente aperti al pubblico e trafficati.

La cara vecchia cabina telefonica può essere relativamente più affidabile del GSM o del telefono di casa per brevi comunicazioni telefoniche riservate, a patto di variarla spesso (mai sempre la stessa, magari sotto casa!) e di introdurre una nuova tessera telefonica ogni volta, acquistata presso un distributore automatico. Se non esaurita, il riutilizzo della tessera telefonica lascerà una traccia in rete che potrà essere confrontata con quella relativa al precedente utilizzo. Preferire quindi piccoli tagli e un solo utilizzo.

rcettare, spiare, etc.. sono estremamente efficaci, relativamente facili da installare, ma altrettanto efficaci sono i metodi per difendersi e passare al contrattacco. Per iniziare occorre comunque osservare delle semplici regole base, è necessario fare attenzione ed osservare ciò che ci avviene attorno e che spesso ignoriamo. Ad esempio, e se sospettiamo di essere oggetto di intercettazioni, cominiciamo a notare se magari durante una conversazione al telefono udiamo strani sibili o abbassamento di volumi improvvisi,…cose risapute certo ma quando capita a noi, ce ne ricordiamo? le notiamo? forse la nostra linea telefonica è oggetto di interesse per qualcuno…

MONITORAGGIO AUDIOVISIVO

Non è indispensabile che a spiare sia un soggetto in grado di effettuare tale lettura: è sufficiente riprendere a distanza e far leggere con comodo, ovvero trasmettere a distanza quanto ripreso anche sotto forma di file “streming video”. Esistono strumenti (detti dispositivi “anticecchino”) che lanciano a 360 gradi fasci laser destinati alla ricerca di obiettivi, cannocchiali e binocoli mediante riflessione, ma sono estremamente costosi e ingannabili dalla presenza di un comune parabrezza leggermente oscurato o da particolari condizioni di luminosità. Muoversi passeggiando e cambiando spesso traiettoria mentre si discute a bassa voce di questioni riservate, può essere una forma di difesa di gran lunga migliore delle soluzioni elettroniche.

1) Evitare appuntamenti “riservati” in parchi o luoghi all’aperto (sulla “classica” panchina). Esistono sistemi di captazione direzionale dei segnali vocali in grado di rilevare una conversazione effettuata a voce media anche a 100 metri di distanza, consentendone la contestuale registrazione. Per di più tali sistemi sono ormai, sia per costo che difficoltà di utilizzo, alla portata di chiunque.

2) Prediligere la conversazione in movimento costante cambiando spesso traiettoria, a voce moderata in strade affollate e trafficate .

3) Pur con il massimo rispetto per le singole inclinazioni e le singole abitudini, ci sentiamo di sconsigliare nella maniera più assoluta di andare a casa “di lui” o “di lei” al primo incontro occasionale. Sono frequenti i casi di SPYCAM o microcamere nascoste, con conseguente produzione di materiale erotico “home made” o pubblicazione in diretta su Internet per milioni di appassionati di voyeurismo, che pagano profumatamente per queste particolarità.

4) Evitare infine l’auto, l’ufficio o il telefono domestico per incontri o conversazioni riservate. Sono mezzi, ambienti e situazioni fin troppo facilmente controllabili con semplici microapparecchi video/audio ambientali o telefonici (anche a portata illimitata via rete GSM); le auto in particolare si localizzano e si controllano con sistemi GPS/GSM o più semplici radiolocalizzatori. Rimuovere prudenzialmente la pila del cellulare GSM quando non lo si utilizza. Esistono sistemi per trasformare a distanza un GSM in un microfono anche quando spento. Verificare periodicamente l’originalità della batteria del cellulare e prestare attenzione in caso di riparazioni.

ALTRE TECNICHE DI INTERCETTAZIONI

1) Evitare tassativamente l’uso del telefono domestico
per trattare argomenti riservati (potrebbe essere anche questo sotto controllo dello spione di turno, o comunque nel raggio di captazione acustica di un apparecchio ambientale); se assolutamente indispensabile è opportuno telefonare da una cabina, ma mai la stessa e preferibilmente a qualche KM. da casa.
La migliore sicurezza in questi casi si ottiene bandendo categoricamente ogni supporto tecnologico, lasciando a casa (e spento!) il GSM e comunicando a voce in ambienti pubblici affollati o camminando lungo una strada cittadina, comunque sempre lontano dagli ambienti abituali (casa – ufficio – autovettura).
Può essere di aiuto inviare comunicazioni utilizzando la carta e la posta tradizionale, e soprattutto evitando di affidare questioni riservate a Internet, telefoni fissi, cellulari e supporti tecnologici in genere
.

2) Quando si ritiene di essere spiati è opportuno evitare la propria autovettura per effettuare telefonate, conversazioni o spostamenti riservati. Sono passibili di controllo, non solo acustico (ambientale) ma anche tramite strumenti di radioavviso e radiolocalizzazione sia terrestri che GPS.

3) Prestare assoluta attenzione agli oggetti personali. Un microtrasmettitore puo’ essere facilmente nascosto in una borsetta, in un necessaire da viaggio, nel manico di un ombrello, nella pila di un cellulare, addirittura dentro un personal computer portatile (laptop o notebook), una calcolatrice o una penna biro

4) Ottima abitudine generale quella di diminuire il tono medio della voce (ad esempio gli italiani notoriamente al telefono urlano!). Occorre veramente poco per ascoltare (e molto bene) attraverso i muri. In molti casi basta appoggiare un orecchio al muro (provare per credere!) ma anche gli apparecchi concepiti allo scopo sono efficienti ed economici.

5) Mai tenere l’apparecchio telefonico vicino alla porta d’ingresso (soprattutto nei condomìni). Questa è una singolare consuetudine del nostro stile abitativo. In molti paesi stranieri il telefono si mette ovunque tranne che negli ingressi delle abitazioni. Nulla di più facile che diffondere i nostri piccoli problemi quotidiani “dal primo al quinto piano” con tanto di resa acustica spesso eccellente e notevole comodità nell’ascolto.

6) Tenere tirate le tende delle finestre, sia di giorno che di sera. Esistono sistemi audiovisivi di ripresa di comune utilizzo e facilissima reperibilità in grado di assicurare potenze di avvicinamento (zooming) impensabili solo qualche anno fa (vedi oltre, sistemi audiovisivi). Un monoculare 100X si acquista dall’ottico sotto casa, e oltre a consentire la visione dei crateri della luna, consente anche di vedere distintamente una moneta a 300 metri di distanza!

7) A casa prendere la buona abitudine di parlare di questioni riservate con voce contenuta in una stanza di piccole dimensioni preferibilmente priva di finestre, e/o alzando leggermente il volume di un televisore o di una radio: può essere un banale escamotage per rendere molto difficoltoso anche il lavoro di una sofisticata cimice, oltrechè dei classici e sempreverdi sistemi stetoscopici per ascoltare attraverso le pareti. Occorre ricordarsi che le mura delle abitazioni (soprattutto condominiali) possono trasformarsi in vere e proprie membrane acustiche, ma che la presenza di suoni “estranei” alla conversazione (ad esempio il classico telegiornale) è un facile e sicuro scudo per la privacy.

8 ) Si dovrebbe sempre provvedere a distruggere adeguatamente la spazzatura, preferendo lo strappo sistematico dei documenti invece dell’accartocciamento, ed eliminando con efficacia tutti gli scontrini, le ricevute, i post-it degli appunti (soprattutto quelli presi durante le telefonate) e il materiale personale in genere di cui abbiamo deciso di disfarci. Qualcuno si divertirà nel leggere queste righe, ma quel qualcuno probabilmente non immagina quanto sia facile dedicarsi a queste apparentemente stupide attività, e quante informazioni personali chiunque può facilmente reperire in questi modi, senza peraltro violare neppure la legge.

9) I telefoni fissi e i cellulari sono un vero e proprio colabrodo in quanto a riservatezza. E’ dimostrato che, sia la telefonia fissa che quella mobile, rappresentano una sorta di localizzatore costantemente attivo. Utilizzare le comunicazioni telefoniche significa trasmettere una grossa quantità di dati sulle nostre abitudini, sui nostri spostamenti, ecc. Non da meno sono le cabine pubbliche, le carte telefoniche, ecc. Tutti i sistemi telefonici registrano sempre dati, numeri seriali, spostamenti, numeri chiamati e numeri chiamanti, zona di chiamata, orari, durata delle chiamate, ecc. Anche le carte prepagate e le tessere telefoniche contengono dei numeri seriali che vengono regolarmente rilasciati nel network e gestiti dai database centrali. I network di telefonia fissa e mobile registrano praticamente tutto e conservano tali dati (tabulati) per lassi di tempo a tutt’oggi mai chiariti, ma presumibilmente fin anche decennali. Le comunicazioni telefoniche sono intercettabili in vari modi anche senza il contributo dell’operatore.

Ricordate: tutto quanto attiene la telefonia fissa e mobile è intercettabile e localizzabile!

INTERCETTAZIONI AMBIENTALI

Non sempre una microspia usa le onde radio per trattare argomenti riservati (potrebbe essere anche questo sotto controllo dello spione di turno, o comunque nel raggio di captazione acustica di un apparecchio ambientale). Se assolutamente indispensabile, è opportuno telefonare da una cabina, mai la stessa preferibilmente e a qualche KM. da casa.

La migliore sicurezza in questi casi si ottiene bandendo categoricamente ogni supporto tecnologico, lasciando a casa (e spento!) il GSM e comunicando a voce in ambienti pubblici affollati o camminando lungo una strada cittadina, comunque sempre lontano dagli ambienti abituali (casa – ufficio – autovettura).

Può essere di aiuto inviare comunicazioni utilizzando la carta e la posta tradizionale, e soprattutto evitando di affidare questioni riservate a Internet, telefoni fissi, cellulari e supporti tecnologici in genere.

Da non sottovalutare inoltre l’invasività degli “stetoscopi elettronici” e degli “aghi elettronici”, strumenti basati su una tecnica antica e in grado di ascoltare attraverso muri spessi oltre un metro. Nessun sistema di bonifica elettronica può individuare la presenza di uno strumento del genere se correttamente utilizzato.

Prestare attenzione a deboli ronzii provenienti dalle scatole di derivazione elettriche, dagli interruttori elettrici, dalle abatjour, ecc. Di norma tutti questi apparecchi non devono mai emettere alcun rumore, neppure debolissimo. Potrebbe trattarsi di guasti di qualche componente non visibile, ma anche di alimentatori utilizzati per alimentare illimitatamente un trasmettitore ambientale.

Sono stati segnalati casi di apparente furto in abitazioni, dove poi in realtà è stato asportato poco o nulla. I furti nelle abitazioni sono ormai una triste consuetudine che è quasi entrata nelle nostre abitudini, ma alcuni possono potenzialmente servire a “mascherare” la collocazione di microapparecchi ambientali o telefonici. In questi casi gli interessi in gioco iniziano ad essere elevati, e si può ragionevolmente escludere la mano della pubblica sicurezza che non segue questo modus operandi. Ma proprio questi casi vanno esaminati con maggiore cautela e attenzione. Vale la pena di verificare anche questo aspetto, dopo avere subito un furto apparentemente un po’ “strano”.

Non dobbiamo infine avere timori o preclusioni a prendere atto anche di semplici sensazioni che provengono dal nostro “sesto senso”, strane coincidenze, congetture, incontri “casuali” sotto casa, un’amico che sa sempre tutto, un conoscente che si lascia sfuggire qualcosa che ci chiediamo poi in un secondo momento come faccia a sapere, ecc. In questo caso il buon senso ci può condurre a prendere atto di sospetti che vanno però gestiti con prudenza e con razionalità.

RETE TELEFONICA FISSA

1) Non sottovalutare mai un improvviso abbassamento di volume o un leggero sibilo durante una conversazione al telefono. In certi casi ci si sente dire dall’interlocutore: “non ti sento bene, hai il telefono rotto?”. Se il problema persiste, non limitarsi a cambiare l’apparecchio; provare ad aprir l’apparecchio e la relativa spina (basta svitare 4 viti)
La migliore sicurezza in questi casi si ottiene bandendo categoricamente ogni supporto tecnologico, lasciando a casa (e spento!) il GSM e comunicando a voce in ambienti pubblici affollati o camminando lungo una strada cittadina, comunque sempre lontano dagli ambienti abituali (casa – ufficio – autovettura).
Fate qusto per verificare che non vi siano sistemi aggiuntivi visibilmente estranei. Se non vi fidate delle vostre conoscenze, ma avete sospetti fondati, portate l’apparecchio comprensivo di spina presso

Per ulteriore precauzione e tranquillità incaricare una società specializzata di svolgere un’accurata operazione di bonifica ambientale e telefonica, soprattutto se ritenete di essere un soggetto a rischio e dovete difendere interessi lavorativi, morali, personali o patrimoniali consistenti.

2) Se volete essere certi che sia l’apparecchio ad essere difettoso, non trascurate di effettuare un ulteriore test collegandolo ad un’altra linea presso un conoscente fidato o un parente, e testatelo con attenzione.
Talvolta gli apparecchi per il monitoraggio telefonico non si nascondono nei telefoni o nelle spine ma lungo la linea, addirittura fuori dall’abitazione in certe circostanze limite.
Se l’apparecchio telefonico nuovo presenta caratteristiche elettroniche leggermente differenti, o migliori performances generali in termini di sensibilità microfonica e/o resa acustica, può attenuare semplicemente così gli “effetti collaterali” di un trasmettitore telefonico resistivo seriale, e non ci pensiamo più, consentendo al microapparecchio di continuare a svolgere regolarmente il suo lavoro in maniera illimitata.

3) Durante la conversazione da apparecchio fisso prestare attenzione a deboli fruscii, rumori estranei all’ambito vocale, brevi scatti, ecc. soprattutto se provenienti da linee recenti (quelle che consentono di comporre un numero anche con i toni audio detti DTMF). Di norma le linee analogiche recenti non presentano disturbi significativi.

4) Privilegiare le linee ISDN e ADSL. Sono anch’esse intercettabili, ma con qualche difficoltà tecnica in più, soprattutto se ciò non avviene tramite la centrale Telecom.

5) Se volete migliorare la privacy delle vostre telefonate (senza tuttavia risolvere il problema di un trasmettitore collocato nell’ambiente dove si trova il telefono) potete farvi installare un apparecchio chiamato “scrambler”. In pratica lo scrambler altera la voce agendo sulla base di un algoritmo di criptazione vocale. E’ una soluzione che garantisce un elevato livello di sicurezza, ma il problema legato a questi sistemi è che anche l’altro interlocutore, all’altro capo del filo, deve avere un identico apparecchio con lo stesso codice di criptazione preimpostato. Altrimenti ascolterà solo suoni indecifrabili. Quindi si prestano ad un numero limitato di circostanze e per questo motivo sono poco usati.

6) Prendete la buona abitudine di non rilasciare il “callerID” (identificativo chiamante) quando telefonate. E’ sufficiente digitare *67# prima di comporre il numero. Anche un numero telefonico, in certi casi, dovrebbe essere trattato come un effetto personale.

7) Richiedete alla Seat (elenchi telefonici, gruppo Telecom) la cancellazione del proprio nominativo dall’elenco abbonati. E’ un piccolo espediente generico che quasi sempre presenta, nel tempo, più vantaggi che svantaggi, sebbene a nulla valga nel caso di intercettazioni su linea.
Quasi mai tale cancellazione avviene davvero (non sappiamo perchè, ma sappiamo invece che esiste un monopolio, e forse la risposta è tutta in questa considerazione). In tal caso insistere con raccomandate RR. Provare anche a cambiare numero telefonico se, come spesso avviene, l’operatore non provvede in merito.

INTERCETTAZIONI CELLULARI

La telefonata da cellulare GSM ad altro cellulare GSM è a tutt’oggi il li mezzo relativamentepiù sicuro per comunicare, anche se bisogna sempre ricordare che l’operatore (TIM, OMNITEL, WIND, TRE…) può tecnicamente consentire l’ascolto e la registrazione di cosa diciamo, verificare chi chiamiamo e da chi siamo chiamati, e sapere dove siamo e dove si trova l’utente chiamato…
L’errore è di poche decine di metri, ovunque. Tutto ciò vale anche per le SIM ricaricabili.
Molte attività parallele si sono sviluppate per aggirare l’ostacolo della criptazione delle trasmissioni radio dei cellulari. Si arriva addirittura all’ascolto “a cellulare spento”.
Quindi un numero GSM è intercettabile anche localmente (senza la collaborazione dell’operatore) ma fortunatamente si tratta ancora di tecniche complesse e costose, assolutamente non alla portata di tutti.

DIFENDERE LA PRIVACY DELLE COMUNICAZIONI CELLULARI (CONSIGLI DI BASE ):

1) Evitate di comunicare gli estremi numerici della vostra carta SIM o il codice IMEI del vostro cellulare, anche a persone conosciute e fidate. Nessun operatore di telefonia cellulare ha mai chiesto, ne chiederà mai questi dati.

2) Non prestate il cellulare; trattatelo come un effetto personale.

3) Non utilizzate mai cellulari aziendali per le vostre comunicazioni riservate.

4) Utilizzate sempre un codice d’accesso per la vostra carta SIM (PIN code – Personal Identification Number), avendo cura di spegnere sempre l’apparecchio se incustodito. Variare periodicamente tutti i codici modificabili.

5) Se possibile utilizzate anche un codice cosiddetto “hardware” cioè che blocca il funzionamento dell’intero apparecchio e non solo della SIM card. I codici segreti delle SIM CARD sono facilmente violabili o resettabili con apparecchiature da poche migliaia di lire e un personal computer.

6) Cancellate periodicamente dalla memoria del cellulare le ultime chiamate ricevute o effettuate. Spesso non si sa (o ci si dimentica) che ogni cellulare registra numero chiamato e chiamante, durata e orario di tutte le ultime conversazioni. Ciò avviene in una piccola partizione della memoria, e questi dati sono poi facilmente visualizzabili in pochi secondi. Non serve spegnere e riaccendere il telefono, come qualcuno consiglia anche su Internet. Le memorie SIM e hardware preposte a queste funzioni non sono di tipo volatile.

7) Non date credito a presunti tecnici che vi telefonano “dalla centrale” chiedendo di digitare un codice, soprattutto se inizia con un asterisco o un cancelletto, o di leggere un numero posizionato sul retro dell’apparecchio, visibile nell’etichetta apposta sulla confezione originaria dell’apparecchio o nel libretto di istruzioni dello stesso (IMEI).

8 ) Acquistate e installate sempre personalmente la batteria di ricambio del cellulare (alcune microspie si nascondono nelle batterie dei cellulari e vengono alimentate dalle batterie stesse). Contrassegnate discretamente la batteria del cellulare con un piccolo segno convenzionale, e verificate periodicamente che sia sempre la stessa.

9) Evitate per quanto possibile di lasciare incustodito l’apparecchio.

10) E’ una buona abitudine anteporre #31#(prefisso numero) a tutte le chiamate riservate o le chiamate dirette verso soggetti poco conosciuti. Si eviterà di lasciare tracce su altri terminali GSM.

11) NON USATE CELLULARI DI VECCHIO TIPO (ETACS) o telefoni cordless domestici (anche se omologati) per parlare di questioni riservate. Questi apparecchi si intercettano facilmente con comuni scanner.

12) Privilegiate sempre comunicazioni che partono da un GSM e dirette ad un altro GSM, parlando FUORI CASA e FUORI DALLA VOSTRA AUTO, mentre camminate per strada ad esempio o in un locale pubblico che non frequentate abitualmente.

13) Privilegiate l’utilizzo di SIM card ricaricabili e ricaricate il cellulare con schede prepagate acquistabili in tabaccheria senza formalità (quelle con il codice da digitare).

14) Non inviate SMS. Tutti i messaggi SMS riportano il numero (callerID) di chi li ha inviati, anche se viene disabilitato l’invio, e vengono memorizzati automaticamente nell’apposita partizione di memoria non volatile della SIM card del telefono ricevente per un tempo teoricamente illimitato.

15) Prendete in considerazione l’ipotesi di utilizzare una seconda SIM card per determinate questioni “riservate”, custodendola con cura lontano dal cellulare quando non viene utilizzata.

Non sono soluzioni di assoluta efficacia, soprattutto se il monitoraggio dovesse avvenire con il supporto dell’operatore di telefonia mobile, ma aiutano a preservare la privacy principalmente nei confronti delle persone che orbitano attorno alla propria sfera.

In generale chi è vittima (o ritiene di esserlo) di violazione della Privacy, ottiene la maggiore riservatezza delle comunicazioni vocali o telefoniche fuori dalle proprie mura domestiche, fuori dal posto di lavoro e dalla propria auto, in luoghi sempre diversi e preferibilmente aperti al pubblico e trafficati.

La cara vecchia cabina telefonica può essere relativamente più affidabile del GSM o del telefono di casa per brevi comunicazioni telefoniche riservate, a patto di variarla spesso (mai sempre la stessa, magari sotto casa!) e di introdurre una nuova tessera telefonica ogni volta, acquistata presso un distributore automatico. Se non esaurita, il riutilizzo della tessera telefonica lascerà una traccia in rete che potrà essere confrontata con quella relativa al precedente utilizzo. Preferire quindi piccoli tagli e un solo utilizzo.

Scritto da Francesco Polimeni