Con un margine di errore praticamente nullo. Serpico, opportunamente indirizzato, processerà milioni di informazioni, selezionando quei conti correnti, anzi più esattamente i saldi dei movimenti bancari, che considera fuori linea. Le incongruenze tra reddito dichiarato e spese effettuate, tra entrate e uscite, tra tenore di vita e imposte pagate. Lo farà in pochi istanti, macinando byte 24 ore su 24 senza sosta.
OLTRE 900 BANCHE ON LINE
Serpico ha già cominciato ad immagazzinare dati nei mesi passati ed in queste ore può già stilare (in base all’articolo 11, comma 4 del decreto Salva Italia) «specifiche liste selettive di contribuenti a maggior rischio di evasione». Come noto l’ok dal Garante della privacy è già arrivato, mentre le banche che stanno fornendo quanto richiesto sono ormai più di 900. «Il canale è aperto – dice al Messaggero Cristiano Cannarsa, ad di Sogei, la società di software che ha sviluppato Serpico per l’Agenzia delle Entrate – ed entro pochi mesi, ad aprile, saranno disponibili tutti i saldi e i flussi del 2012 dei conti correnti dei contribuenti italiani».
Un quadro completo insomma, visto che alcuni frammenti del puzzle sono già a disposizione, ma solo su richiesta dall’autorità giudiziaria o della Guardia di Finanza. A leggere i dati, quelli delle categorie considerate a rischio e per le quali è scattato l’allarme rosso di Serpico, ci sarà il pool di sceriffi che, dopo una analisi più umana e tenendo conto di un certo margine di scostamento, decideranno se e quando far partire la caccia. Inviando, in caso di dubbi, la black list agli uffici sul territorio per approfondimenti. E, visto le informazioni raccolte, l’inevitabile sanzione.
TRACCIABILITÀ TOTALE
Ogni incursione nella privacy dei contribuenti sarà ovviamente tracciata, con un meccanismo di controlli e autorizzazioni blindato e allo stesso tempo trasparente. Stesse garanzie e tutele per i saldi e i flussi finanziari che gli intermediari invieranno, utilizzando il canale dedicato Entratel dell’Agenzia delle Entrate.
«Serpico – spiega Cannarsa – si sta evolvendo nel tempo e con le nuove tecnologie. Ora è davvero all’avanguardia in Europa grazie alla guida dell’Agenzia delle Entrate e a software sempre più sofisticati».
In pochi lo sanno, ma sono circa 300 le banche dati collegate on line: utenze, proprietà immobiliari (catasto), mutui (atti del registro), spese per le assicurazioni, l’istruzione, i viaggi, la palestra, l’acquisto dell’auto. Che tracciano la fotografia di come si spende, della storia fiscale d’ognuno di noi. Una sorta di grande fratello, molto invasivo, che già nei prossimi mesi, forte della decisiva finestra aperta sugli addebiti e gli accrediti bancari non avrà di fatto più limiti.
Un primato, come quello del record della pressione fiscale, tutto italiano. «Siamo all’avanguardia in Europa sul fronte delle informazioni disponibili – conclude Cannarsa – con una capacità d’incrociare i dati e d’indagine molto profonda». Lo strumento è insomma tra i più potenti sotto il profilo della tecnologia. E forse permetterà di ridurre quell’ampia area di elusione ed evasione che vale 120-150 miliardi l’anno. Sempre che insieme ai controlli aumenti anche il senso civico.
Fonte Il Messaggero