Disponibile per sistemi Apple e presto anche per Android, Silent Circle è diretto a tutti coloro che vogliono essere sicuri di non essere ‘spiati’. Dai capitani d’industria ai soldati in missione, dai business man ma inevitabilmente anche a coloro che vivono ai margini del rispetto della legge. Il sistema utilizza una comunicazione VoIP che sfrutta le reti 3G, 4G, Edge e Wi-Fi. Istallando il software la comunicazione viene crittografata. Le chiavi di crittografia sono personalizzate e vengono generate e successivamente distrutte per ogni comunicazione. Il programma consente all’utente anche di impostare un tempo entro il quale i messaggi o le conversazioni salvate si autodistruggono in modo da non lasciare alcuna traccia anche sul web. Se il software è istallato sui telefoni di entrambi gli interlocutori l’intera comunicazione viene crittografata. Altrimenti, se soltanto uno dei due sta usando il software, la chiamata sarà crittografata solo verso i server di Silent Circle. Costa 20 euro, e sulla reale efficacia ancora pare non ci siano prove provate anche perchè é difficile sapere di essere intercettati. Se davvero funzionasse, come peró é lecito aspettarsi dal curriculum del suo inventore, sarebbe una piccola rivoluzione nell’ambito della tracciabilitá telefonica. Per le forze dell’ordine, alle prese con difficoltà vere e non con maghi del computer che invece operano nelle serie televisive poliziesche, il rischio é di trovarsi di fronte ad un nuovissimo ostacolo da superare. C’é da scommettere che i vari dipartimenti di sicurezza si muoveranno presto per far togliere dall’Apple Store un’applicazione che ha tutte le caratteristiche per isolare telefoni e conversazioni che potrebbero essere importanti. Nelle prossime settimane se ne saprà di più: certamente anche la cultura del sospetto e della diffidenza potrebbe dare un discreto slancio alla diffusione di un’applicazione che rappresenta un passo avanti importante rispetto alla precedente versione che si limitava a considerare i messaggi di posta elettronica. Del resto, se esiste un «app per ogni cosa» era piuttosto prevedibile che qualcuno pensasse anche all’intercettabilitá di un telefono cellulare anche se al momento funziona solamente sull’iPhone. Ma per Android, sarebbe solamente una questione di poche settimane.
Fonte Bresciaoggi