Il secondo tender è stato emesso dalla Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA), pronto a pagare 110 milioni di dollari per l’elaborazione di un programma chiamato “PianoX”. Si tratta della creazione di una mappa elettronica unica, in cui saranno indicati le unità di infrastruttura militare del nemico. In breve, il Pentagono potrà osservare basi militari, unità di trasporto, sistemi di fornitura elettrica, ha raccontato in un’intervista a “La Voce della Russia” l’esperto Evgenij Juščuk:
Nella situazione in cui le armi e i sistemi di sicurezza sono comandati attraverso i computer, di sicuro è del tutto logico che questi sistemi oppure le armi vengano danneggiati. Si accecano i radar, si rendono incapaci di prendere la mira alcune stazioni di lancio, si distruggono le macchine delle centrali nucleari. Quello per cui prima servivano gruppi di sabotaggio, adesso può essere distrutto per mezzo di programmi informatici.
Gli esperti osservano che di fatto la guerra cibernetica è già in atto. In maggio, l’Iran è stato sottoposto ad un attacco mirato. Si è scoperto che a Teheran la struttura statale prelevava dai sistemi informatici notizie segrete. Il virus-spia identificato dagli esperti, poi denominato Flame, ha meravigliato i programmatori. Gli specialisti del Laboratorio Russo Kasperskij (società che programma sistemi antivirus) lo hanno definito la più sofisticata arma cibernetica. Il virus entra nel computer, copia le informazioni in esso contenute e le manda ai server superiori. È in grado di rubare dati anche dai cellulari e dai notebook.
Sono vittime degli attacchi cibernetici anche le unità strategiche russe, ha riferito il direttore di “Dialog-Nauka” Andrej Masalovič.
Gli attacchi sono continuativi e sono rivolti alle unità di energia nucleare, alle unità collegate col commercio mondiale di armi. Ci sono tentativi di attacchi alle grandi risorse informatiche, tentativi di influenza in siti quali Jandex. Lo abbiamo già visto e si potrebbe anche mostrare sugli screeshotercome è avvenuto e come si è concluso. Ma attacchi cosi pesanti nel Paese mancano dall’episodio di Cvinchal del 2008.
Chi ci sia dietro questi attacchi, hackers o forze cibernetiche speciali, lo diranno gli specialisti. La Russia è seriamente preoccupata per questa nuova minaccia ed ha ricevuto il colpo di grazia dall’ONU col divieto di progettare e utilizzare armi virtuali. Le conseguenze di queste azioni non sono prevedibili, passeranno dai conflitti locali al caos generale e fino alla guerra mondiale.
Fonte Italian.ruvr