Il movimento anarchico, ha evidenziato il direttore dell’Aisi, «si è trasformato dall’interno e si è trovato in un contesto socioeconomico assolutamente favorevole che ha portato alla decisione di una frangia della Fai di passare all’azione diretta».
GENOVA EPISODIO ANNUNCIATO – Quello di Genova, ha proseguito Piccirillo, «è stato un episodio annunciato. Gli anarchici lo dicevano nei mesi precedenti nei loro documenti che volevano passare all’azione diretta e c’è un’area grigia ormai difficile da distinguere di transizione tra gruppi di ispirazione brigatista e anarchici». Il generale ha anche previsto «l’incremento di documenti minatori apocrifi come quello di qualche giorno fa siglato Fai ed indirizzato a un quotidiano calabrese. C’è emulazione ed il tentativo di inserirsi in un dibattito. Si tratta di gesti da seguire con attenzione perchè innalzano il clima di allarme».
ORGANIZZATI – A proposito dell’attentato di Genova contro l’ad di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, Piccirillo ha detto che «contiene elementi di novità, rivelando una premeditazione e un’organizzazione che si distacca dalla prassi spontaneista e non gerarchica che ha caratterizzato finora gli anarchici». Nel caso specifico, ha spiegato Piccirillo, «contro ogni logica anarchica che si vanta di non avere organizzazione e di agire attraverso lo spontaneismo totale, c’è stato il furto della moto, i sopralluoghi ripetuti, la fuga: elementi che denotano premeditazione ed organizzazione. Inoltre – ha aggiunto – nel documento di rivendicazione si fanno nomi di terroristi degli anni ’70 e ’80 a conferma che si vuol tornare a quel tipo di violenza». Il passaggio all’azione armata diretta ed all’organizzazione, secondo il direttore dell’Aisi, potrebbe anche dare una mano agli investigatori e, ha sottolineato, «ora che stanno facendo il salto di qualità, il giorno in cui saranno arrestati ci sono tutti gli elementi per contestare loro anche il fattore associativo».
ALLARME BOMBA – È rientrato, intanto, l’allarme bomba nella sede Equitalia a Salerno in Via delle Calabrie. Uomini della Digos della Questura di Salerno, insieme ad unità cinofile, hanno compiuto accurati controlli nei locali dai quali erano state allontanate una cinquantina di persone tra dipendenti e clienti. Dietro segnalazione dei cani, a scopo precauzionale, sono state fatte brillare anche due scatole. La segnalazione della presenza di un ordigno era stata fatta da ignoti, recapitando una lettera in busta gialla alla sede salernitana del quotidiano locale «Il Mattino». La rivendicazione era della Federazione Anarchica Informale.
Fonte Corriere