Naturalmente si avverte delle controindicazioni: uno stile di vita irregolare, compensato però dal fascino di continui viaggi oltreoceano. Insomma, residenza in Israele ma frequenti trasferimenti in tutto il mondo, come un vero 007. Nel sito del Mossad, i posti di lavoro a disposizione: intelligence, ricerca e logistica, sicurezza. Tra i requisiti, la conoscenza di fondamentali e strategiche lingue straniere – per lo più persiano contro il nemico Iran e arabo per gli altri Paesi vicini.
Un modo, forse, per ripulire l’immagine del Mossad dopo il caso del Prigioniero X, morto “suicida” in un carcere israeliano dopo aver servito i servizi. La storia della spia Ben Zygier, cittadino australiano e israeliano, era stata ripescata da un’emittente australiana. Subito l’intelligence israeliana aveva tentato di nascondere e coprire la vicenda, non certo un buon biglietto da visita per dei servizi comunque noti in tutto il mondo per operazioni clandestine e omicidi mirati. Nena News
Fonte Globalist