Le fosse di Katyn e il silenzio Usa. Nuove prove a sostegno dell’ipotesi che l’amministrazione americana del presidente Roosevelt abbia aiutato a coprire la responsabilità sovietica per il massacro di Katyn 1940, in cui sono stati uccisi più di 22.000 militari polacchi da parte dei sovietici su ordine di Stalin. Nuovi documenti, desecretati dall’Us National Archives, danno sostanza al sospetto che gli Stati Uniti non vollero allora provocare il suo alleato in tempo di guerra, Joseph Stalin. I documenti mostrano che i prigionieri di guerra americani avevano inviato messaggi in codice a Washington già nel 1943, sostenendo che le uccisioni devono essere state effettuate dai sovietici, piuttosto che i nazisti.
Spie yemenite licenziate. Il presidente yemenita Abd-Rabbu Mansour Hadi ha licenziato i responsabili dell’Agenzia per la sicurezza nazionale e dell’intelligence militare, poche ore dopo l’esplosione di due autobombe contro il ministro della Difesa nella capitale Sana’a, uccidendo almeno 12 persone. L’allora capo della National Security Agency, Ali Mohammed al-Anisi, è stato sostituito con Ali Hassan al-Ahmadi, mentre il capo dei servizi segreti militari, Mujahid Ali Ghuthaim, è stato sostituito da Ahmed al-Muhsin Yafiee. Il presidente Hadi si è insediato alla guida dello Yemen nel febbraio di quest’anno dopo un anno di dure proteste di piazza costretto l’ex presidente Ali Abdullah Saleh, spinto a dimettersi grazie ad un accordo Onu che gli garantiva l’immunità.
Fonte Globalist