L’indagine prese lo spunto da quanto detto in alcune conversazioni intercettate dal pubblico ministero Carlo Lasperanza e riguardanti un traffico di cocaina che culmino’ nel sequestro di 110 chilogrammi della sostanza. Per circa due mesi gli investigatori hanno tenuto sotto controllo il carabiniere e alla fine raccolte le prove della sua responsabilita’ hanno disposto l’arresto. Secondo quanto emerso dall’inchiesta il carabiniere si sarebbe prestato “a spiare” il registro dei procedimenti in cambio di poche centinaia di euro. Il suo difensore come quelli degli altri arrestati dopo la confessione del carabiniere hanno presentato istanza di revoca degli arresti.
Fonte Libero