Anzi. È vero che montare sbarre, telecamere, blindature eccetera significa potere usufruire di detrazioni fiscali prorogate fino al prossimo dicembre, però le spese non mancano per rendere sicura la casa. Sia per ricavare una cassaforte a muro sia per sottoscrivere una polizza che ci copra per gli eventuali furti.
UNA VALUTAZIONE a spanne delle compagnie di assicurazione ridimensiona gli interrogativi. Una casa media, diciamo sui 70 metri quadrati, in una zona media (non centro, ma neanche periferia estrema) di una città media (magari un capoluogo di una provincia non enorme) può essere messa sotto tutela assicurativa con qualche centinaio di euro l’anno. Si parte dai duecento euro per poi salire via via che aumentano i metri quadrati e cresce il valore degli oggetti contenuti. Va ricordato che è buona prassi fotografare i beni di valore che conserviamo nelle nostre abitazioni e, se possibile, tenere le ricevute dell’acquisto. Sono tutte cose che le assicurazioni amano conoscere prima di un’eventuale intrusione.
PRIMA di tutto, però, occorre procedere con accorgimenti minimi di buon senso. Come evitare di registrare in segreteria telefonica un messaggio specifico sulla nostra assenza. Inoltre è opportuno lasciare accesa la spia luminosa del televisore per evitare che il contatore Enel di ultima generazione segnali il consumo azzerato (le lucine rosse si azionano dopo venti minuti di inattività elettrica). Luci serali che si accendono con un timer potrebbero dare l’illusione, dall’esterno, che la casa sia abitata. Così come una radiosveglia attiva che suoni di tanto in tanto. Un altro suggerimento molto moderno riguarda l’installazione di webcam dentro l’appartamento, per esempio nell’ingresso. La videocamera manda le riprese direttamente sul telefonino: il programma si attiva con una telefonata o con sms. Alcune telecamere, munite di particolari sensori, possono anche avvertire quando rilevano un movimento.
MA SE ANCORA non basta, c’è lo sterminato campo dei sistemi di allarme. Anche in questo caso i costi sono molto variabili e dipendono dall’ampiezza dell’immobile, dalla presenza o meno di giardino, dalla scelta del proprietario di garantirsi il teleallarme con le forze dell’ordine o con le centrali delle società di sicurezza. Per fare una media si parte dai 2-300 euro per un impianto base fino a migliaia di euro per i più estesi e sofisticati. Per ridurre i costi funziona molto bene l’acquisto dei componenti su Internet e il fai-da-te.
Fonte Quotidiano.net