FACEBOOK A PICCO IN BORSA, PARTONO LE CAUSE: “CI HANNO TRUFFATO”

INGIUNZIONE A MORGAN STANLEY PER GESTIONE IPO Le autorità di sorveglianza dei mercati finanziari del Massachusetts hanno emesso un’ingiunzione nei confronti di Morgan Stanley nell’ambito di un’inchiesta volta ad appurare se la revisione dei target di fatturato effettuata da un’analista della banca pochi giorni prima dello sbarco in borsa di Facebook sia stata comunicata a tutti i clienti o solo ad alcuni. Lo riporta il Financial Times. Nonostante uno dei suoi analisti avesse ridotto le stime di fatturato per il secondo trimestre e l’intero 2012 alla luce di quanto appreso dall’aggiornamento depositato presso la Sec da Facebook il 9 maggio, Morgan Stanley aveva proceduto poco dopo ad alzare il prezzo del collocamento da 34-38 dollari a 38 e aveva aumentato del 25% il numero delle azioni offerte al mercato. 

MORGAN STANLEY RESPINGE LE ACCUSE: “AGITO IN LINEA CON LE NORME” Morgan Stanley si difende dalle accuse per l’ipo di Facebook e dalla citazione ricevuta dalle autorità del Massachusetts. «Morgan Stanley per Facebook ha seguito le stesse procedure usate per tutte le altre ipo» afferma la banca in una nota. «Le procedure sono in linea con le norme». I titoli Facebook sono calati del 18% nelle prime tre sedute, spingendo gli investitori a puntare il dito contro la banca principale che ha curato il collocamento, Morgan Stanley.

E FACEBOOK APRE UN UFFICIO A DUBAI Facebook aprirà un ufficio a Dubai a partire dalla prossima settimana con il promettente mercato pubblicitario della regione nel mirino. Lo riferisce il quotidiano emiratino The National. Facebook è tra i social network più diffusi nel mondo arabo e lo è in assoluto negli Emirati Arabi Uniti (Eau) con una penetrazione nella popolazione del 54% secondo i dati dell’ultimo Arab Media Outlook. Il nuovo bureau, con inaugurazione prevista il 30 maggio, sarà inizialmente operativo con tre impiegati dall’Internet City di Dubai. Venerdì scorso Facebook aveva introdotto i propri titoli nei mercati azionari con la terza più grande Opi (offerta pubblica iniziale) della storia americana, manovra rivelatasi un flop con le azioni in caduta libera per tre giorni consecutivi. Tuttavia, importanti società regionali, compresa la compagnia di bandiera di Dubai, Emirates Airlines, hanno affermato di non aver intenzione di ritirare la pubblicità dalla piattaforma del social network.

Fonte Leggo