Il servizio segreto inglese MI6 aveva ingaggiato Litvinenko da diversi anni e l’uomo si incontrava regolarmente nel centro di Londra con uno 007 britannico, nominato solo come Martin. Prima della sua morte, il dissidente russo avrebbe lavorato anche per conto dell’intelligence spagnola, investigando sui traffici mafiosi.
Entrambi i servizi versavano dei regolari compensi su un conto corrente intestato a Litvinenko e la moglie. L’avvocato di quest’ultima, Ben Emmerson, ha detto che l’inchiesta dovrebbe anche considerare le responsabilità dell’MI6 che non ha protetto Litvinenko dai ”reali e immediati rischi per la propria vita”.
Fonte Globalist