Password, ecco perché non servono più

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Password-ecco-perche-non-servono-piu h partbOramai dovreste conoscere la storia di Mat Honan, il giornalista di Wired USA che è stato vittima di un furto di password e identità da parte di alcuni hacker. Mat si è accorto della violazione dopo aver visto la sua carta di credito, associata all’account Apple, prosciugarsi nel giro di poco. La sorpresa del giornalista, pur esperto di questi temi, non è stata tanto il vedersi l’account violato, cosa che può succedere a chiunque, quanto la comprensione del livello di interconnessioni create dopo qualche anno di utilizzo del web, soprattutto di quello social. Pensate che Mat Honan utilizzava password diverse per ogni suo account.

Sullo “spione” l’ombra degli 007

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decripto«Ricevo degli incarichi dai miei contatti. Mi fanno sapere che, a un orario prestabilito, troverò un’auto in un particolare posto, e dentro quell’auto dei computer. Siccome sono un esperto informatico, queste persone me li affidano affinché io decritti i dati, e glieli consegni comprensibili». E chi sono, questi misteriosi committenti? «Delle persone che mi danno incarichi, come ho detto». E perché glieli danno? E insomma: per chi lavora, Pietro Altana, che una sentenza pronunciata a Genova cinque anni fa definì (al tempo) collaboratore dei servizi segreti?

Arriva il metal detector degli spioni del web

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spioniwebSarà una App a proteggerci dagli spioni del web, che non violano solo il nostro diritto alla riservatezza, sempre più spesso umiliato nel mondo del digitale, ma addirittura guadagnano rivendendo queste ‘preziose’ informazioni per scopi pubblicitari.

I nostri movimenti sul web, a quanto pare, vengono puntualmente sorvegliati e registrati da Google, mentre la nostra pagina Facebook, i nostri amici e contatti e tutte le informazioni scambiate, sono una miniera d’oro per il social network più popolare al mondo.

L’offensiva degli hacker contro Israele

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hacker-israeleÈ stata da subito un’offensiva giocata anche sul campo dei social media, con l’ Israel Defence Forces impegnato a usare i canali di YouTube e Twitter per fornire informazioni sulle proprie operazioni militari negli attacchi sferzati contro Gaza. E ancora oggi, mentre l’attesa tregua viene rimandata e continuano gli scontri, l’offensiva attraverso i social media prosegue. Stavolta però l’esercito israeliano non c’entra: alcuni hacker del gruppo ZCompanyHackingCrew (Zhc, @Z_H_C_) si sono infatti impossessati degli account di YouTube, Twitter, Facebook, LinkedIn, e del blog personale del vice primo ministro israeliano Silvan Shalom. Per mostrare così, attraverso la voce dei social media, “la loro solidarietà con Gaza e alzare la voce contro le brutalità di Israele”, scrivono sul loro account Twitter.

La tecnologia anti-intercettazioni costerà venti euro al mese

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zimmermLa tecnologia militare americana sbarca su un’applicazione, decisamente costosa, che peró potrebbe anche trovare diversi acquirenti e creare qualche problema agli agenti delle varie polizie che sempre piú spesso si ritrovano a fare i conti con le intercettazioni telefoniche per risolvere molto spinose e apparentemente irrisolvibili.
VENTI DOLLARI al mese per non rischiare di essere intercettati: sull’Apple store arriva Silent Circle, un sistema di crittografia militare elaborato da Phil Zimmermann (lo stesso cretore del celebre sistema di protezione delle e-mail Pretty Good Privacy) per proteggere telefonate, videochiamate ed sms in entrata e uscita da uno smartphone.

Poliziotti o criminali? La guerra sporca all’italiana

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NEWS 67073Dal ministero della Giustizia si sparano lacrimogeni sugli studenti in fuga caricati dalla polizia. E’ la prova generale di una svolta antidemocratica? Il governo e i vertici della Polizia sono chiamati a rispondere dell’accaduto.

Siamo alla prova della cosiddetta pistola fumante – la prova inoppugnabile insomma – o meglio, dei candelotti fumanti, quelli lanciati dalle finestre del Ministero della Giustizia in Via Arenula a Roma contro i manifestanti in fuga caricati dalla polizia. In altri anni, anni che paiono lontani ma è storia dell’altro ieri, quelli brumosi delle foto in bianco e nero, queste cose accadevano lo stesso ma ci voleva il colpo di fortuna di una fotografia, di un’immagine strappata al volo o per caso, per scovare il momento fatidico.

Dipendenti più infedeli in tempo di crisi: spionaggio informatico in aumento dell’800%

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spionaggio-informaticoL’occasione fa l’uomo ladro: il vecchio adagio sembra trovare conferma in un fenomeno che, in un momento di crisi economica di cui ancora non si intravede la fine, infligge una nuova piaga al mondo dell’imprenditoria: l’aumento esponenziale dell’attività di spionaggio informatico. Secondo l’Osservatorio per la sicurezza informatica istituito da Yarix, infatti, i “furti” di informazioni strategiche alle sole aziende del produttivo nordest italiano, dallo scorso anno ad oggi sono aumentati di oltre l’800%. Questo tipo di reato, che esiste da sempre, si acuisce in tempi di crisi, quando il personale all’interno delle aziende sembra farsi più “infedele”.

Boom di segnalazioni alla Gdf, i cittadini: «Non si tratta di spionaggio, ma di sostenere il nostro futuro.

cittadinicontroevasione

cittadinicontroevasione«C’è una accettazione al contrasto all’evasione da parte dei cittadini che ci aspettavamo succedesse e l’atteggiamento degli italiani nei confronti delle tasse è positivo», ha detto ieri il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, commentando il sondaggio presentato all’Università Bocconi di Milano nell’ambito di un convegno organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti. «Piano piano cambia la cultura di chi evade che, come dice il presidente Mario Monti, non è un furbo ma viene considerato un ladro nei confronti di tutti. Nei momenti di crisi si sente maggiormente il peso della imposizione e quindi chi paga le imposte ha un atteggiamento più negativo nei confronti di chi le tasse le evade».

Le 12 truffe su internet più diffuse a Natale

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babbo-natale-cattivoNel periodo natalizio, a causa dell’ansia compulsiva da “regalo sotto l’albero” e per la voglia di ultimare al più presto le compere, la gente presta meno attenzione agli acquisti online, divenendo così più facile vittima delle truffe online. Peraltro, gli acquisti sul web e le offerte ivi presenti, complice la crisi economica e la voglia di risparmiare, sono in rapida ascesa.

Così, McAfee, azienda specializzata nella sicurezza informatica, ha stilato un elenco dei 12 reati più diffusi e preoccupanti commessi durante le festività di dicembre, dando anche 5 buoni consigli per una navigazione più sicura.

L’ultima grande spia della Guerra Fredda

NEWS 66958

NEWS 66958Il presidente russo Vladimir Putin ha già fatto gli auguri al celebre agente per il suo novantesimo compleanno. E’ quanto si legge in un comunicato del Cremlino, riporta “RIA Novosti”. “Lei con i suoi colleghi ha dato un grande contributo al mantenimento della pace, garantendo la sicurezza”, si legge nel messaggio. La russa ‘ Zvezda TV ‘ ha trasmesso un documentario su Blake a celebrazione del suo genetliaco. “Gli spettatori avranno la possibilità di vedere delle immagini in anteprima girate a Londra e Berlino nei posti in cui ha lavorato la leggendaria spia”, dice il portavoce dei servizi di intelligence russi Sergej Ivanov. Blake segue ancora con interesse gli eventi in Russia e nel mondo, “sua moglie gli legge i giornali e anche gli ultimi libri”, racconta Ivanov.