Spiare i conti correnti non risolverà la crisi. Si rischia di limitare la libertà economica

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ministo-ladroCome è noto, dal prossimo 31 ottobre le banche italiane dovranno obbligatoriamente inviare gli estratti conto dei propri clienti all’Agenzia delle Entrate. Lo scopo dichiarato dai cervelloni che hanno elaborato questa illiberale norma è quello di evidenziare eventuali incongruenze tra i redditi dichiarati e le spese effettuate. In questo modo, si ritiene, sarà più facile scovare i contribuenti infedeli. In sostanza si tratta di un ulteriore passo verso il perfezionamento di quel Grande Fratello fiscale con cui la pubblica amministrazione vorrebbe seguire passo passo l’esistenza economica e finanziaria di ogni cittadino. Non bastava, infatti, il divieto di scambiare beni e servizi sopra la soglia dei mille euro; ora si vuole controllare ogni movimento bancario di chi ha, a questo punto, la sfortuna di possedere un conto corrente.

Servizi segreti, approvata la riforma Più luce sul segreto di Stato

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dalemaLi hanno già soprannominati la strana coppia. E, in effetti, non è usuale vedere il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, ex socialista doc,varare una legge insieme a Massimo D’Alema del Pd, attualmente presidente del Copasir, che del suo passato nel Pci si è sempre fatto un punto d’onore. Ma la materia è di tale importanza da giustificare la collaborazione bipartisan. I due sono i primi firmatari del provvedimento che rivede il nostro sistema di intelligence cinque anni dopo la riforma del 2007. Una delle novità più importanti riguarda il segreto di Stato che diventa più trasparente. Il presidente del Consiglio dovrà infatti spiegarne le ragioni in una seduta davanti al Copasir, il comitato parlamentare di controllo sui Servizi.

Social network e mondo VoIP i più e i meno della privacy

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fbsecurityyOgni giorno affidiamo le nostre comunicazioni a social e software VoIP, ma sono davvero sicuri? Piccolo viaggio tra gli “incidenti di percorso” dei vari servizi e qualche consiglio per evitare problem.

UNA FOTO inviata su Facebook, un tweet, un messaggio spedito dal proprio smartphone, una chiamata via Skype. Piccoli gesti che sono diventati di uso comune ma che possono nascondere insidie. I social network, i servizi VoIP e quelli di messaggistica istantanea (instant messaging) sono parte del nostro utilizzo quotidiano di computer, tablet e telefoni. Proprio per questo possono rappresentare non solo un’opportunità ma anche una possibile minaccia alla nostra privacy. Scorrendo la storia dei servizi e delle app più popolari a cui affidiamo le nostre comunicazioni si rimane sorpresi da come grandi e piccoli problemi di sicurezza siano sempre dietro l’angolo.

Tumori: ecco la proteina che conduce le cellule tumorali ad invecchiare e morire

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tumore1Grandiosa scoperta nell’ambito della lotta contro i tumori. Gli scienziati dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano hanno individuato quella proteina che blocca  il meccanismo che consente alle cellule neoplastiche  di essere sempre giovani,  facendole  vivere molto di più delle cellule sane. La  proteina con tale virtù è stata denominata DBC1, ed ha la caratteristica  di riavviare il meccanismo che conduce le cellule tumorali a invecchiare e in seguito a morire.

‘No, la rete non è libera’

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reteliberaLa lotta contro la censura potrà contare su una nuova arma: l’O.O.N.I. Si tratta dell’Open Observatory for Network Interference, un osservatorio open source di tutta la sorveglianza e la censura che governi e privati applicano alla rete. Un modo per segnalare non solo i contenuti proibiti (siti web che non si aprono) ma anche le interferenze nella connessione, i protocolli sicuri bloccati e i pacchetti di dati dirottati altrove. Insomma, tutti i metodi che si usano per oscurare i nodi scomodi della rete.

Il progetto, che nasce dal software Tor per navigare protetti dall’anonimato, vuole essere uno strumento per garantire la sicurezza delle migliaia di attivisti nel mondo, come i ragazzi della rivoluzione verde in Iran o i blogger che ogni giorno cercano di aggirare la censura digitale cinese.

Vacanze hi-tech, come sopravvivere all’estate

tablet bikini

tablet bikiniQuando si parte per le vacanze estive si adottano generalmente alcune misure di sicurezza per proteggere la casa da possibili furti, magari chiedendo a un vicino di ritirare la posta, di alzare e abbassare le tapparelle e dare un’occhiata all’abitazione.

Porte e finestre vengono chiuse e in alcuni casi si ricorre anche a un timer che provvede ad accendere e spegnere le luci per dare l’impressione che la casa sia abitata… Ma siamo attenti allo stesso modo anche quando si tratta di sicurezza digitale . Di seguito alcuni suggerimenti di chi passa gran parte della sua vita viaggiando, e purtroppo non sempre per vacanza. Sono molte le cose che possiamo e che dobbiamo fare per limitare il livello di rischio durante i nostri spostamenti, evitando che dispositivi elettronici o identità digitali possano essere sottratti.

Chat e social network: ecco come ci spiano

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computer-hacker-snooping-stealingFacebook, Windows Messenger, Skype, Yahoo!, WhatsApp, sono solo alcune delle maggiori piattaforme di comunicazione digitale molto in voga sia da computer sia da smartphone e tablet.

Ma quanto sono sicure le conversazioni?

Seppur esistano basi di crittografia e di autenticazione, può capitare che un messaggio esca dalla finestra di chat per entrare in un’altra; le conseguenze di chat troppo “private” e delicate potrebbero essere disastrose se non irreparabili. Il problema è che più la tecnologia esce fuori di casa e più i nostri dati (così come le conversazioni di chat) sono ipoteticamente in pericolo, con hacker pronti a scavalcare le reti di protezione delle app, intrufolandosi nelle conversazioni.