Moncada, il burattinaio tra affari e servizi segreti

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finNell’inchiesta napoletana su Finmeccanica, concorso in corruzione internazionale e riciclaggio, è emerso il ruolo del potentissimo manager Moncada. L’ex presidente dello Ior intercettato dice che lui sarebbe il grande burattiniao, non un massoncello qualsiasi.

Questa è l’ipotesi: Ignazio Moncada, un “grande burattinaio”, un manovratore, un big. Finito nell’ambito dell’inchiesta napoletana di Finmeccanica per essere stato al centro di un colloquio intercettato in un ristorante romano. A tavola, il presidente di Finmeccanica Giusepper Orsi, indagato, e l’ex presidente dello Ior Gotti Tedeschi. Quest’ultimo dice a Orsi di aver visto poco prima Moncada e che lui avrebbe garantito appoggio al presidente di Finmeccanica. Del resto Moncada, ex agente segreto, nato nel 1949 e cresciuto nella Torino dei grandi affari, solidificato all’ombra del garofano craxiano, è diventato uno dei grandi manager che ha più potere di un ministro, capace di amicizie bipolari (da Amato a De Michelis), Giusy La Ganga.

«Trojan spy»: così l’assassino ha spiato la moglie sul pc prima dell’omicidio

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trojanCredere che esista una netta separazione tra il mondo virtuale e quello reale è probabilmente uno degli errori più comuni e rischiosi che si possa commettere. Conti correnti, contatti di lavoro, addirittura i sentimenti; non c’è più alcun aspetto della vita di ciascuno che in qualche modo non si traduca in byte. L’informatica, e tutto ciò che ne consegue, ha radicalmente cambiato la realtà. La nuova dimensione ha regole sue, che possono essere modificate, aggirate o usate a proprio vantaggio. E con la grandissima diffusione dei computer, la ramificazione di internet e soprattutto con l’avvento dei social network, le possibilità di spiare sono ormai infinite. E spesso, come nel caso di Alessandra Sorrentino, le conseguenze possono diventare tragiche.

Novità da Facebook, ora riconosce le coppie gay

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gayfbFacebook riconosce le coppie gay: se due persone dello stesso sesso dichiarano la loro unione, compare un’icona che raffigura due uomini o due donne. A spingere la novità, rilanciata da molti siti tra cui il blog Mashable, forse il recente matrimonio di uno dei suoi co-fondatori, Chris Hughes, e del suo compagno. Hughes ha postato sulla propria Timeline una foto del matrimonio e l’evento è stato contrassegnato da Facebook da un’icona raffigurante due uomini.

Dopo aver saputo cosa piace agli utenti grazie al tasto apposito, Facebook potrebbe essere interessato ora a ‘cosa vogliono’. Secondo un programmatore statunitense ripreso dai principali siti specializzati infatti tutto sarebbe pronto per un tasto ‘Want’ che affiancherà il famoso ‘Like’.

Yasser Arafat, riemerge l’ipotesi di avvelenamento

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arafatA distanza di quasi otto anni si continua a cercare di capire cosa possa aver portato all’improvviso peggioramento delle condizioni di salute e poi alla morte di Yasser Arafat, leader dell’Anp, nel novembre del 2004. Dopo aver lasciato Ramallah ed essersi trasferito in Francia per farsi curare all’ospedale militare di Percy, Arafat aveva visto un rapido deterioramento delle sue condizioni di salute. La sua morte, avvolta dal mistero, aveva spinto i palestinesi ad accusare Israele di aver assassinato il loro leader.

Un documentario recentemente trasmesso dalla tv araba Al Jazeera parla di avvelenamento da polonio 210, una sostanza radioattiva altamente tossica, la stessa che è stata utilizzata per avvelenare l’agente 007 russo Alexander Litvinenko, morto a Londra nel 2006 in circostanze del tutto sospette.

Germania: scandalo neonazi, si dimette capo servizi segreti

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neo-nazi-770x513Faldoni distrutti per cancellare ogni traccia di negligenza da parte dei servizi. Grave sottovalutazione della pericolosità della cellula neonazi responsabile di 10 omicidi in sette anni in Germania. I gravi scandali sui servizi segreti interni relativi alle indagini sulla cellula ‘Clandestinita’ nazionalsocialistà (Nsu), richiedevano un’assunzione di responsabilità. E così Heinz Fromm, presidente del Verfassungsschutz – i servizi tedeschi – ha chiesto e ottenuto oggi di essere ‘prepensionato’. Hans-Peter Friedrich, ministro degli Interni, ha reso noto di aver sollevato il 63enne Fromm, a partire dal primo agosto, dall’incarico di presidente dei servizi segreti, che guida da 12 anni. L’aria per Fromm si era fatta irrespirabile. Solo pochi giorni fa la stampa aveva raccontato che alcuni suoi uomini, poco dopo la scoperta dell’esistenza dell’Nsu, lo scorso novembre, avevano distrutto sette faldoni contenenti indicazioni raccolte tramite informatori dell’estrema destra. Documenti, si sospetta, che avrebbero potuto palesare gli errori degli uomini dei servizi.