Moncada, il burattinaio tra affari e servizi segreti
Nell’inchiesta napoletana su Finmeccanica, concorso in corruzione internazionale e riciclaggio, è emerso il ruolo del potentissimo manager Moncada. L’ex presidente dello Ior intercettato dice che lui sarebbe il grande burattiniao, non un massoncello qualsiasi.
Questa è l’ipotesi: Ignazio Moncada, un “grande burattinaio”, un manovratore, un big. Finito nell’ambito dell’inchiesta napoletana di Finmeccanica per essere stato al centro di un colloquio intercettato in un ristorante romano. A tavola, il presidente di Finmeccanica Giusepper Orsi, indagato, e l’ex presidente dello Ior Gotti Tedeschi. Quest’ultimo dice a Orsi di aver visto poco prima Moncada e che lui avrebbe garantito appoggio al presidente di Finmeccanica. Del resto Moncada, ex agente segreto, nato nel 1949 e cresciuto nella Torino dei grandi affari, solidificato all’ombra del garofano craxiano, è diventato uno dei grandi manager che ha più potere di un ministro, capace di amicizie bipolari (da Amato a De Michelis), Giusy La Ganga.